SkyWay Monte Bianco, lassù nel punto più basso del cielo

E’ qualche anno che sento parlare di SkyWay, Monte Bianco ma non mi sono mai interessato alla cosa e, a dire il vero, non sapevo nemmeno di cosa si trattasse nel particolare. Ecco però che, parlando con un amico, approfondiamo l’argomento e decidiamo così’ di organizzare un weekend con i droni per riprendere qualcosa di particolare.

E pensate non fu più azzeccata.

Si parte di sabato, alla volta di Courmayeur, albergo prenotato e le previsioni meteo ci danno una mano incredibile, si prevede infatti un weekend completamente senza nuvole. Spettacolare.

Arriviamo nel pomeriggio, check in e poi andiamo a far visita al punto di partenza di SkyWay Monte Bianco. E’ quasi l’ora del tramonto e la luce è davvero spettacolare. Di fronte a noi sua maestà, il Monte Bianco coi suoi 4.809 metri che sfoggia fiero il suo ghiacciaio anche se purtroppo non eccessivamente in forma in questi ultimi anni.

Rientriamo in albergo, cena e poi in camera a caricare completamente droni, telecamere, smart controller e cellulare, tutto pronto per il grande giorno.

Sveglia alle 8, colazione e poi via, si parte. Torniamo alla funivia, c’è abbastanza gente e noi non abbiamo il biglietto. Poco male, un quarto d’ora di attesa e poi siamo già sulla funivia.

La partenza è da Courmayeur, siamo a 1.225 metri, temperatura fresca ma nemmeno troppo.

La particolarità di quella funivia è che, durante la salita, ruota lentamente di 360 gradi in modo da mostrare a tutti i passeggeri, lo spettacolare panorama sulle Alpi.

Dopo dieci minuti arriviamo alla prima tappa, PAVILLION. Siamo a 2.173 metri e già ci sembra di essere in paradiso, non perdiamo tempo e saliamo sull’atra funivia che ci porterà sul tetto del mondo, o quasi.

Altri dieci minuti e arriviamo a PUNTA HELBRONNER all’incredibile altitudine di 3.466 metri.

All’uscita dalla funivia, c’è subito una scala che porta sulla piattaforma esterna dalla quale, inutile dire, si gode di un panorama mozzafiato.

Mozzafiato non è solo il panorama ma è la sensazione che si ha appena scesi dalla funivia, l’ossigeno rarefatto di quell’altitudine può davvero causare giramenti di testa e, in casi rari, svenimento.

Per fortuna non accade nulla del genere.

Causa pandermia e quindi, visitatori scaglionati, il tempo di permanenza in cima è di solo un’ora per cui decidiamo di far partire i droni per documentare quel paesaggio spettacolare.

Mi faccio due batterie, un sacco di foto e un sacco di video, è un’opportunità abbastanza rara, meglio prenderla al volo.

Finita l’ora di riprese, torniamo giù a Pavillion. Qui non ci sono limiti di tempo, se non quello di rispettare l’ultima discesa delle 16.30.

Faccio le altre due batterie, anche da li la vista è molto molto bella anche se il paesaggio è completamente diverso. Non c’è traccia di neve ed la vegetazione è completamente brulla.

Ma è comunque molto suggestivo e quindi va assolutamente filmato.

Terminate le riprese, riscendiamo a valle e ripartiamo per tornare a casa.

Che dire, un’esperienza assolutamente da provare, sconsigliata solo a chi può avere problemi di pressione ad una altitudine così alta. Se questo problema non lo avete, allora è un’esperienza da provare.

Vi lascio di seguito il video di questa bellissima esperienza.